È cambiata la pagina di accesso ai vari servizi, come preannunciato nei giorni scorsi sul portale della Giustizia tributaria

Di Caterina MONTELEONE

Le regole del processo tributario telematico si applicheranno ai giudizi instaurati, in primo e in secondo grado, con atti notificati a far data dal 1° luglio 2019.
Salvo nel caso in cui il contribuente decida di non avvalersi della difesa tecnica (ciò è possibile solo per le controversie di valore fino a tremila euro) gli atti introduttivi dovranno essere notificati a mezzo PEC e, successivamente, la costituzione in giudizio, nonché i depositi di atti successivi e di documenti, sarà obbligatoriamente posta in essere utilizzando il portale messo a disposizione dalla Giustizia tributaria.

In vista dell’obbligatorietà dell’utilizzo del canale telematico è stata modificata la veste grafica della schermata iniziale di tale portale, al fine di rendere più semplice e intuitiva la scelta tra i vari servizi disponibili. La nuova grafica permette di scegliere fra tre “Macro Aree” quali: “Deposito Telematico”, “Interrogazione Atti Depositati”, “Servizi e Utilità”.

Accedendo alla prima area denominata “Deposito Telematico” è possibile procedere al deposito degli atti processuali e dei documenti, previa compilazione della Nota di iscrizione a ruolo, completare la compilazione di Note di iscrizione a ruolo salvate in bozza e non inviate e chiedere la visibilità temporanea di un fascicolo per la parte non ancora costituita (la quale potrebbe avere interesse a visionare ad esempio i documenti per valutare se costituirsi).

Attraverso l’area denominata “Interrogazione Atti Depositati” è possibile cercare i depositi già effettuati anche inserendo un intervallo temporale.

Nella terza sezione della videata iniziale denominata “Servizi e Utilità” è disponibile un link per accedere al servizio “Verifica e conversione file PDF/A”, particolarmente utile in quanto permette di controllare prima di iniziare la compilazione dei vari quadri della Nota di iscrizione a ruolo se i file in formato PDF/A e in formato TIF/TIFF rispettano i requisiti richiesti dal sistema. Attraverso questo controllo è possibile porre rimedio alle “difformità” riscontrate. In caso contrario, il deposito è impossibile e il sistema lo segnala con apposito messaggio.
Tale servizio era disponibile anche prima, ma la nuova veste grafica del sito lo ha reso maggiormente visibile.

Nella medesima sezione, sono poi disponibili altri servizi di minore utilità, quale quello che permette di compilare la Nota di iscrizione a ruolo per i depositi cartacei (dal 1° luglio 2019 possibile solo per i contribuenti che non si avvalgano della difesa tecnica, quindi per controversie con valore non superiore a tremila euro), di prenotare un appuntamento in Commissione tributaria, nonché di calcolare il contributo unificato dovuto e di pagarlo tramite il nodo dei pagamenti PagoPA, facoltà oggi possibile solo per le Regioni Lazio e Toscana.