Da CNDCEC e FNC linee guida per verificare la continuità aziendale, l’Informativa di bilancio e l’adeguatezza degli elementi probativi raccolti

Di Stefano DE ROSA

Il Consiglio e la Fondazione nazionale dei commercialisti hanno pubblicato il documento “Le procedure di revisione ai tempi del COVID-19: la resilienza del sindaco-revisore” dove vengono presi in esame gli impatti dell’attuale crisi sanitaria sulle attività del sindaco-revisore nello svolgimento delle procedure di revisione. Nelle premesse del documento viene evidenziato come, in considerazione dell’elevato grado di imprevedibilità del contesto di riferimento, che porterà ragionevolmente alla pubblicazione di ulteriori provvedimenti legislativi e/o rettifiche e chiarimenti di quelli già emanati, lo stesso “sarà oggetto di successive integrazioni e aggiornamenti, volti a garantire un costante supporto al sindaco-revisore che opera nell’attuale, inimmaginabile contesto di emergenza sanitaria”.

Il testo è suddiviso in sezioni dedicate, rispettivamente, ai seguenti aspetti:
– gli effetti della crisi pandemica sui bilanci di esercizio, con l’individuazione degli aspetti critici ai quali il sindaco-revisore deve prestare maggiormente attenzione nello svolgimento del lavoro;
– il rischio di revisione, il risk approach nelle attività di vigilanza dell’organo di controllo, la valutazione degli elementi probativi raccolti, l’analisi degli eventi successivi alla chiusura del bilancio 2019, le procedure in tema di continuità aziendale, i riflessi sulla lettera di attestazione e sulla relazione di revisione e le criticità connesse all’attività di vigilanza e alla revisione dei bilanci 2020;
– i risvolti tecnologici, con l’evidenza delle soluzioni operative che possono garantire alle procedure implementate da remoto la maggiore efficacia, efficienza e sicurezza personale dei soggetti incaricati della revisione legale.

Inoltre, in allegato, sono forniti quattro questionari dedicati in maniera specifica all’emergenza da COVID-19 per i seguenti aspetti:
– conoscenza dell’impresa e del contesto in cui essa opera;
– identificazione e valutazione del rischio di frode;
– sistema di controllo interno;
– sistema informatico.

Con riguardo alla raccolta degli elementi probativi necessari per concludere che il bilancio nel suo complesso non contenga errori significativi, viene precisato che il professionista dovrà valutare eventuali limitazioni da evidenziare nella propria relazione. Inoltre, potrebbe risultare opportuno inserire nella lettera di attestazione la descrizione delle modalità alternative di raccolta degli stessi, concordate con la società revisionata.

Particolare attenzione dovrà, poi, essere prestata all’esame degli eventi successivi alla chiusura del bilancio 2019. In particolare, tenendo presente il principio contabile OIC 29 e il contenuto del documento “Impairment test e COVID-19”, pubblicato dall’OIC lo scorso 5 maggio, sarà necessario verificare che l’evento COVID-19 sia stato oggetto, in base all’impatto sulla specifica realtà aziendale, di adeguata informativa in Nota integrativa. Anche in tale ambito, si potrebbe ritenere opportuno o necessario integrare le attestazioni della direzione con un’ulteriore dichiarazione circa l’informativa fornita al sindaco-revisore e/o contenuta in Nota integrativa relativamente agli impatti prodotti dalla diffusione della crisi pandemica sui risultati dell’impresa.

Con riferimento al tema della continuità aziendale per il bilancio 2019 viene evidenziato come il decreto Liquidità abbia di fatto sterilizzato gli effetti della crisi pandemica sui valori di bilancio, sospendendo nella verifica della sussistenza del principio della continuità aziendale, le previsioni legate alle incertezze e agli effetti dell’emergenza da COVID-19 mentre nessuna esenzione è stata prevista in termini di informativa di bilancio.

In tale contesto, il sindaco-revisore dovrà:
– verificare attentamente la sussistenza del principio di continuità aziendale nella fase ante “coronavirus”;
– appurare se nella Nota integrativa sia adeguatamente delineata la situazione della società revisionata e siano opportunamente evidenziate le aree maggiormente impattate dalla diffusione della crisi pandemica;
– richiedere un adattamento del contenuto delle attestazioni rilasciate dalla direzione in merito alle informazioni fornite sul presupposto della continuità aziendale;
– valutare possibili impatti sulla tipologia di giudizio da emettere.