Spesometro ed esterometro al 30 aprile

Il Sottosegretario al MEF Bitonci annuncia la proroga delle due scadenze del 28 febbraio, ma per i commercialisti non basta

Di Savino GALLO e Emanuele GRECO

Le due comunicazioni IVA previste in scadenza il 28 febbraio 2019 (“spesometro” ed “esterometro”) sono differite al 30 aprile 2019. Lo ha annunciato il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle finanze, Massimo Bitonci, a seguito di un tavolo tecnico che si è tenuto nella giornata di ieri negli uffici ministeriali.

Sono, invece, mantenute la scadenze per l’emissione delle fatture elettroniche relative al mese di gennaio (il cui termine ultimo è quello del 18 febbraio 2019, vale a dire il termine per effettuare la liquidazione periodica riferita a gennaio) nonché per la comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA ex art. 21-bis del DL 78/2010.

Quest’ultima comunicazione, per il quarto trimestre 2018, non può essere differita rispetto al termine del 28 febbraio 2019 per il fatto che l’Italia entro l’ultimo giorno del mese di febbraio è tenuta a fornire in sede comunitaria le informazioni di riepilogo relativamente alle operazioni IVA dell’anno precedente.

Stante l’abrogazione dell’art. 21 del DL 78/2010 (cui l’art. 21-bis del DL 78/2010 rinvia quanto ai termini e alle modalità di comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche), va peraltro osservato che non esiste una compiuta disposizione normativa che stabilisca il termine per comunicare i dati delle liquidazioni periodiche trimestrali.

La proroga annunciata ieri dal sottosegretario Bitonci riguarda, dunque:
– la comunicazione dei dati delle fatture per il secondo semestre 2018 (art. 21 del DL 78/2010), tenendo conto che è possibile inviare semestralmente anche i dati relativi al terzo trimestre 2018 senza l’applicazione di sanzioni, per coloro che avevano adottato una periodicità trimestrale di invio dei dati (art. 11-bis del DL 87/2018);

– la comunicazione transfrontaliera (c.d. esterometro), di cui all’art. 1 comma 3-bis del DLgs. 127/2015, riferita ai documenti emessi e ricevuti nel mese di gennaio 2019.

In attesa del comunicato ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, per quest’ultima comunicazione, andrà specificato se il nuovo termine del 30 aprile 2019 riguarderà anche la comunicazione relativa al mese di febbraio, originariamente fissata per il 1° aprile 2019 (l’ultimo giorno del mese di marzo 2019 è, infatti, una domenica).

Intanto, tramite un comunicato stampa diffuso ieri, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha fatto sapere di aver accolto con favore l’annunciata proroga al 30 aprile prossimo di esterometro e spesometro.

D’altronde, era stato proprio lo stesso CNDCEC, oltreché diverse sigle sindacali di categoria, a chiedere una rimodulazione delle scadenze, attraverso una lettera inviata la scorsa settimana al Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e al Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Maggiore.

Secondo il Presidente Massimo Miani, però, tale provvedimento non basta: “Pur apprezzando il rinvio di queste due scadenze – spiega –, ribadiamo l’assoluta necessità di prorogare la moratoria sulle sanzioni per la tardiva trasmissione delle fatture elettroniche, i termini per la comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA del quarto trimestre 2018 e l’invio dei dati per la predisposizione delle dichiarazioni precompilate”.

Anche perché, con riferimento alla fatturazione elettronica, hanno aggiunto Gilberto Gelosa e Maurizio Postal, Consiglieri nazionali con delega alla fiscalità, ci sono ancora delle “criticità non risolte”, come ad esempio il “disallineamento telematico dei flussi di dati tra le piattaforme delle principali società di software e il sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate”. Per questo, concludono, “auspichiamo che si possa intervenire al più presto anche con le ulteriori proroghe da noi richieste”.

2019-02-14T08:42:51+00:00Febbraio 14th, 2019|News|
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