Le parti relative ai redditi di lavoro autonomo e alle locazioni brevi devono però essere unite

Di Massimo NEGRO

Il modello 770/2018 è composto:
– dal frontespizio;
– dai quadri SF, SG, SH, SI, SK, SL, SM, SO, SP, SQ e SS;
– dai quadri relativi ai versamenti, alle compensazioni, ai pignoramenti presso terzi e alle ritenute sui bonifici di pagamento per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di risparmio energetico (ST, SV, SX e SY);
– dal quadro DI, in relazione alla nuova disciplina della dichiarazione integrativa.
L’invio telematico del modello 770/2018 può però avvenire in più parti, secondo regole di suddivisione della dichiarazione che sono diverse da quelle del 770/2017.

Le istruzioni al modello 770/2018 distinguono infatti le seguenti cinque parti, comprensive dei relativi quadri ST, SV e SX:
– “Dipendente”, se sono state operate ritenute su redditi di lavoro dipendente e assimilati;
– “Autonomo”, se sono state operate ritenute su redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi;
– “Capitali”, se sono state operate ritenute su dividendi, proventi e redditi di capitale, ricomprendendo le ritenute sui suddetti bonifici;
– “Locazioni brevi”, se sono state operate ritenute sulle locazioni brevi (ai sensi dell’art. 4del DL 50/2017);
– “Altre ritenute”, qualora siano state operate ritenute su somme liquidate a seguito di pignoramento presso terzi e nell’ambito di procedure espropriative.

Tuttavia, viene precisato che:
– l’invio del modello 770/2018 può essere effettuato con un massimo di tre flussi, che devono ricomprendere le cinque tipologie di ritenute sopra indicate;
– in presenza della parte “Autonomo”, la parte “Locazioni brevi” va necessariamente unita ad essa.

Pertanto, nel caso di un sostituto d’imposta che abbia effettuato ritenute su redditi di lavoro dipendente, lavoro autonomo e locazioni brevi, il modello 770/2018 può essere inviato con due flussi, comprendenti:
– il primo, la parte “Dipendente”;
– il secondo, le parti “Autonomo” e “Locazioni brevi”.
La parte “Altre ritenute” va invece unita a uno dei flussi contenente la parte “Dipendente”, “Autonomo” o “Capitali”.

Ciascun flusso deve essere inviato unitamente al frontespizio del modello 770/2018, indicando nel riquadro “Redazione della dichiarazione”:
– il codice “2” nella casella “Tipologia invio”;
– nella sezione “Quadri compilati e ritenute operate”, la o le parti di cui si compone il flusso, barrando le caselle interessate (“Dipendente”, “Autonomo”, “Capitali”, “Locazioni brevi”, “Altre ritenute”).

Nel riquadro “Redazione della dichiarazione” di ciascun frontespizio occorre inoltre compilare anche l’apposita sezione denominata “Gestione separata”, in cui deve essere:
– indicato il codice fiscale del soggetto che invia separatamente il flusso inerente le altre tipologie reddituali (ovvero di due soggetti diversi, in caso di tre flussi);
– barrata la casella o le caselle inerenti alle tipologie reddituali che saranno trasmesse dall’altro soggetto, nell’ambito delle cinque tipologie sopra indicate.

Ad esempio, nel caso in cui il sostituto d’imposta abbia effettuato ritenute su redditi di lavoro dipendente e autonomo e su canoni di locazioni brevi, il 770/2018 può essere suddiviso in due flussi, contenenti:
– il primo, la parte “Dipendente”, inviato dal consulente del lavoro;
– il secondo, le parti “Autonomo” e “Locazioni brevi”, inviato dallo stesso sostituto d’imposta.
Nel frontespizio relativo a ciascun flusso deve essere indicato il codice “2” nella casella “Tipologia invio” presente nel riquadro “Redazione della dichiarazione”.

Inoltre, nel riquadro “Redazione della dichiarazione” del primo flusso occorre:
– barrare la casella “Dipendente” nella sezione “Quadri compilati e ritenute operate”;
– barrare le caselle “Autonomo” e “Locazioni brevi” nella prima riga della sezione “Gestione separata”, indicando il codice fiscale del sostituto d’imposta che provvede all’invio di tali parti.

In relazione a quest’ultimo aspetto, occorre tenere presente che le specifiche tecniche per la trasmissione telematica del modello 770/2018, come aggiornate il 19 luglio scorso, stabiliscono che se nel campo “Codice fiscale altro incaricato” è indicato il codice fiscale del sostituto d’imposta, viene effettuata una semplice segnalazione di warning (che non impedisce l’invio del modello) se risulta compilata la sezione relativa all’impegno alla trasmissione telematica, mentre, in caso contrario, si determina lo scarto della dichiarazione.

In relazione al secondo flusso, nel riquadro “Redazione della dichiarazione” occorre, specularmente:
– barrare le caselle “Autonomo” e “Locazioni brevi” nella sezione “Quadri compilati e ritenute operate”;
– barrare la casella “Dipendente” nella prima riga della sezione “Gestione separata”, indicando il codice fiscale del soggetto incaricato dell’invio di tale parte (consulente del lavoro).

Qualora invece il modello 770/2018 venga inviato in un unico flusso, occorre indicare solo il codice “1” nella casella “Tipologia invio” contenuta nel riquadro “Redazione della dichiarazione” del frontespizio.