Anche la gestione dei rapporti con i fornitori influenza la «reputazione aziendale»
L’“ESRS G1 Condotta delle imprese” disciplina gli obblighi di rendicontazione strumentali a comunicare, ai destinatari delle dichiarazioni sulla sostenibilità, il comportamento dell’impresa con riferimento a tipiche tematiche che influenzano la “reputazione aziendale” come:
– l’etica e la cultura aziendale (elementi quali il contrasto alla corruzione attiva e passiva, la protezione dei whistleblower);
– la gestione dei rapporti con i fornitori (come le prassi di pagamento, in particolare nei confronti delle piccole e medie imprese);
– l’influenza politica dell’impresa (le attività e gli impegni connessi all’esercizio dell’influenza politica e alle attività di lobbying, al fine di evitare comportamenti eticamente non corretti).
L’informativa sulla cultura d’impresa e sulla condotta si propone di far comprendere le politiche adottate dall’impresa con il fine di individuare, valutare e gestire gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti che riguardano la propria condotta. Si tratta, ad esempio, dei meccanismi implementati per individuare e segnalare preoccupazioni riguardanti comportamenti illeciti o in contrasto con il codice di condotta aziendale, le informazioni sui canali interni di segnalazione degli informatori (i c.d. whistleblower) e le modalità con cui l’impresa li protegge, nonché le politiche in tema di formazione interna.
L’informativa sulla gestione dei rapporti con i fornitori riguarda l’ impegno dell’impresa nell’adottare un comportamento responsabile nelle relazioni con i propri fornitori, che non tenga in considerazione soltanto legittimi interessi economici, ma anche fattori quali l’impatto ambientale e sociale della propria catena di approvvigionamento, l’esigenza di introdurre politiche aziendali volte a evitare ritardi di pagamento, in modo particolare nei confronti dei fornitori delle piccole e medie imprese.
L’informativa sulla prevenzione e individuazione della corruzione attiva e passiva riguarda l’approccio adottato dall’impresa nei confronti della corruzione. Devono essere illustrati i processi e presidi introdotti con il fine di prevenire, individuare e gestire eventuali episodi di corruzione attiva e passiva. Qualora l’impresa non disponga di procedure aventi ad oggetto la corruzione, l’ESRS G1 richiede che l’impresa lo comunichi e precisi anche se intende adottare tali procedure in futuro.
È inoltre richiesta una specifica informativa sui casi di corruzione attiva e passiva, con il fine di evidenziare l’impegno assunto dall’impresa nei confronti della lotta alla corruzione e l’efficacia e la serietà nel reagire a eventuali episodi corruttivi.