Limitazioni al lavoro di revisione potrebbero derivare dall’impossibilità di svolgere verifiche sulle rimanenze iniziali

Di Stefano DE ROSA

Per molte srl il bilancio 2023 è il primo sottoposto a revisione legale e in questi giorni i professionisti che hanno ricevuto l’incarico si trovano a tirare le somme dei risultati delle procedure svolte al fine della formulazione del proprio giudizio. In particolare, nel predisporre la relazione il revisore dovrà valutare l’esistenza di eventuali limitazioni riscontrate nel costo del lavoro di audit. In tale ambito assumono particolare rilevanza le verifiche sui saldi di apertura previste dal principio ISA Italia 510 secondo cui, nello svolgere un primo incarico di revisione, si devono acquisire adeguati elementi probativi tramite le seguenti attività:
– verifica che i saldi di chiusura del periodo amministrativo precedente siano stati correttamente riportati a nuovo e che riflettano l’applicazione di appropriati principi contabili;
– se il bilancio del periodo amministrativo precedente è stato sottoposto a revisione contabile, riesame delle carte di lavoro del revisore precedente per acquisire elementi probativi a supporto dei saldi di apertura;
– svolgere specifiche procedure di revisione sulle singole poste.

Nel caso di società assoggettate per la prima volta all’obbligo di revisione legale, non essendo possibile acquisire elementi probativi da un precedente revisore, è necessario innanzitutto verificare la coincidenza tra i saldi risultanti dal bilancio di chiusura e quelli di apertura del bilancio assoggettato a revisione, esaminando, preliminarmente, i meccanismi utilizzati in tale ambito dalla società e valutando, sulla base dei risultati ottenuti, se procedere a effettuare test di validità ad hoc.

In particolare, il revisore deve acquisire elementi probativi sufficienti per stabilire se:
– i saldi di apertura contengano errori significativi influenti sul bilancio dell’esercizio in esame;
– i principi contabili utilizzati per determinare i saldi di apertura siano stati appropriati e siano stati applicati coerentemente nell’esercizio in esame, oppure, se modificati, ciò sia avvenuto nel rispetto dei principi contabili pertinenti.

Delicata e complessa si presenta la verifica dei saldi iniziali delle rimanenze di magazzino a causa dei seguenti fattori:
– il revisore, avendo assunto l’incarico successivamente alla chiusura dell’esercizio precedente, non ha potuto partecipare alle conte fisiche di fine anno;
– nelle nano imprese è spesso difficile l’attività di riconciliazione a ritroso con le quantità iniziali.

Qualora le suddette limitazioni nelle procedure di revisione dovessero portare il professionista a concludere che i possibili effetti sul bilancio degli eventuali errori non individuati potrebbero essere significativi ma non pervasivi, sarà necessario emettere un giudizio con rilievi, con la seguente formulazione: “Ho svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio della società ABC srl, costituito dallo Stato patrimoniale al 31 dicembre 2023, dal conto economico per l’esercizio chiuso a tale data e dalla Nota integrativa.
A mio giudizio, ad eccezione degli effetti di quanto descritto nella sezione «Elementi alla base del giudizio con rilievi» della presente relazione, il bilancio d’esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della società al 31 dicembre 2023 e del risultato economico per l’esercizio chiuso a tale data in conformità alle norme italiane che ne disciplinano i criteri di redazione”.