Le casse sono pronte ad aggiornare le procedure in considerazione del possibile incremento di 150 euro

Di Daniele SILVESTRO

Slitta ancora la possibile data di partenza della presentazione delle domande da parte dei professionisti con cassa per accedere all’indennità una tantum di 200 euro ex art. 33 del DL 50/2022.
Con un comunicato pubblicato nella giornata di ieri, l’AdePP ha infatti reso noto che – in attesa della pubblicazione del decreto attuativo della misura in Gazzetta Ufficiale – le domande potranno essere presentate non prima del 26 settembre 2022.

Solamente alcuni giorni fa, infatti, l’AdePP aveva diffuso un comunicato con il quale informava – a seguito di un incontro tecnico tenutesi tra l’INPS e le Casse di previdenza private relativamente all’applicazione del decreto attuativo dell’art. 33 del DL 50/2022 – che la presentazione delle domande avrebbe avuto inizio trascorsi due giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, ma comunque non prima del 20 settembre 2022 (si veda “Nessun click day per l’indennità di 200 euro per autonomi e professionisti” del 9 settembre 2022).

Inoltre, con lo stesso comunicato, l’AdePP avrebbe poi individuato il 30 novembre 2022 (termine ultimo per l’invio telematico della dichiarazione fiscale all’Agenzia delle Entrate) come data ultima per la presentazione della domanda, rassicurando tutti i professionisti circa la capienza delle risorse finanziarie messe a disposizione in favore delle casse di previdenza private e scongiurando quindi un possibile click day.

Con il comunicato in commento, l’AdePP precisa altresì che le casse di previdenza private sono pronte ad aggiornare la procedura informatica predisposta per la richiesta dell’indennità una tantum di 200 euro al fine di permettere al professionista di beneficiare – qualora ne sussistano le condizioni – dell’ulteriore incremento di 150 euro dell’indennità ex art. 33 del DL 50/2022 prevista dal c.d. decreto Aiuti-ter, approvato nell’ultimo Consiglio dei Ministri (si veda “Nuova indennità una tantum di 150 euro in arrivo a novembre” del 17 settembre 2022).

Nel mettere ordine, si ricorda che l’art. 33 del DL 50/2022 ha istituito un fondo destinato a finanziare un’indennità una tantum per l’anno 2022 in favore di:
– lavoratori autonomi e professionisti iscritti all’INPS;
– professionisti con cassa.

La norma subordina l’operatività della misura all’emanazione di un decreto attuativo che – al momento – è in attesa di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il decreto deve definire criteri e modalità per la concessione dell’indennità una tantum, nonché la misura della stessa (pari a 200 euro). Nello specifico, il decreto prevede specifici requisiti, tra cui:
– reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021;
– iscrizione alle gestioni sopra indicate alla data del 18 maggio 2022, con partita IVA attiva e attività lavorativa avviata entro la medesima data;
– almeno un versamento contributivo entro il 18 maggio 2022 (totale o parziale) alla gestione di iscrizione per la quale si chiede l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020 (fatte salve alcune eccezioni).

Invece, secondo la bozza, col decreto “Aiuti-ter” verrebbe previsto un incremento di 150 euro dell’indennità ex art. 33 del DL 50/2022. Tale incremento, tuttavia, non riguarderebbe tutta la platea di destinatari dell’indennità una tantum di 200 euro prevista dal citato art. 33 in quanto il professionista (o il lavoratore autonomo) deve aver percepito, nel periodo d’imposta 2021, un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.

Pertanto, fermo restando il possesso degli ulteriori requisiti, per accedere all’indennità una tantum di 200 euro ex art. 33 del DL 50/2022 sarebbe necessario un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro mentre per accedere all’incremento di 150 euro del c.d. decreto Aiuti-ter il reddito complessivo non deve essere superiore a 20.000 euro.
L’AdePP è quindi pronta ad aggiornare la procedura informatica anche considerando il diverso requisito reddituale (35.000 euro per l’indennità di 200 euro e 20.000 euro per l’incremento di 150 euro) previsto per le due indennità una tantum.