Tra i destinatari figurano i soggetti che hanno indicato per il triennio 2015-2017 la causa di esclusione per non normale svolgimento dell’attività

Di Paola RIVETTI

Con il provvedimento n. 224117, pubblicato ieri, l’Agenzia delle Entrate ha approvato le specifiche tecniche con cui sono individuate, per il triennio 2015-2016-2017, le tipologie di anomalie nei dati degli studi di settore.

Le segnalazioni sono comunicate ai contribuenti interessati mediante pubblicazione nel proprio “Cassetto Fiscale”, consultabile accedendo al sito internet dell’Agenzia delle Entrate, con la finalità di evidenziare una presunta irregolarità nei dati dichiarati, anche nell’ottica di una tempestiva sanatoria. Come gli anni scorsi, eventuali osservazioni sulle anomalie segnalate dovrebbero poter essere segnalate con l’apposito software che l’Agenzia renderà disponibile.

Il provvedimento individua alcune categorie di contribuenti esclusi dalle comunicazioni; trattasi dei soggetti che:
– nel frontespizio del modello degli studi di settore hanno indicato i codici 1, 2, 3, 4 (inizio dell’attività entro sei mesi dalla sua cessazione, nel corso dello stesso periodo d’imposta; cessazione dell’attività nel corso del periodo d’imposta ed inizio della stessa nel periodo d’imposta successivo, entro sei mesi dalla cessazione; avvio nel periodo d’imposta di un’attività costituente mera prosecuzione di quella svolta da altri soggetti; periodo d’imposta diverso da dodici mesi);
– alla data di elaborazione delle comunicazioni hanno cessato l’attività o hanno chiuso la partita IVA o sono deceduti;
– sono già stati interessati negli anni 2017 o 2018 da una comunicazione di anomalia rilevata nei dati degli studi di settore;
– per il periodo d’imposta 2017 hanno presentato il modello degli studi di settore, ma hanno indicato una causa di esclusione (ad eccezione del caso in cui l’esclusione dipenda da altre situazioni di non normale svolgimento dell’attività per il triennio 2015-2017);
– hanno barrato, in uno dei periodi d’imposta, la voce F40 “Applicazione del regime forfetario e/o del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità e/o del regime dei contribuenti minimi, nel periodo d’imposta 2015 e/o in quelli precedenti” del modello studi di settore;
– hanno compilato il campo Annotazioni in GERICO per tutte le annualità oggetto di segnalazione o, per le medesime annualità, hanno trasmesso una segnalazione tramite l’apposito software.

Il provvedimento definisce 68 tipologie di anomalie oggetto delle comunicazioni. Si tratta, a titolo esemplificativo, di:
– irregolarità tra gli ammontari indicati di esistenze iniziali e rimanenze finali;
– anomalie nella gestione del magazzino;
– incongruenze tra i dati indicati nel Quadro F – Elementi contabili e quelli corrispondenti dichiarati nel Quadro T – Congiuntura economica;
– anomalie relative ai beni strumentali e agli ammortamenti;
– superamento di specifici limiti per gli indicatori “Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi” e “Incidenza delle altre componenti negative al netto dei canoni di locazione sui compensi”;
– anomalie relative ai dati relativi al personale;
– forzature dei controlli di coerenza tra modelli studi di settore e modello REDDITI 2018;
– indicazione della causa di esclusione riconducibile al non normale svolgimento dell’attività per il triennio 2015-2017;
– incoerenze tra lo studio applicato, i dati strutturali e gli elementi specifici dell’attività dichiarati.

Come accennato, le comunicazioni di anomalia sono rese disponibili nel Cassetto fiscale dei contribuenti interessati; in particolare:
– queste sono trasmesse all’intermediario abilitato tramite Entratel, se il contribuente ha effettuato questa scelta al momento della presentazione del modello REDDITI 2018, per il periodo di imposta 2017, e se tale intermediario ha accettato, nella medesima dichiarazione, di riceverle;
– oppure se il contribuente non ha delegato l’intermediario a ricevere le comunicazioni di anomalia, l’Agenzia delle entrate comunica agli indirizzi PEC attivati che la sezione degli studi di settore del “Cassetto fiscale” è stata aggiornata.
Inoltre, per i contribuenti abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, l’invito ad accedere al Cassetto fiscale viene comunicato anche via mail ordinaria o sms.