In assenza di chiarimenti ufficiali sembrerebbero percorribili diverse strade

Di Stefano SPINA e Arianna ZENI

Il comma 762 dell’art. 1 della L. 160/2019 stabilisce che, per l’anno 2021, la prima rata è pari all’IMU dovuta per il primo semestre, applicando l’aliquota e la detrazione dei dodici mesi dell’anno precedente.
Se l’immobile è stato acquistato nel corso dell’anno 2021, per come è scritta la norma contenuta nel comma 762, parrebbe che entro il 16 giugno 2021 debba essere versata l’imposta relativa con riferimento alla situazione dei primi mesi dell’anno (e in dicembre si debba operare il conguaglio).

Nella circ. Min. Economia e Finanze 18 marzo 2020 n. 1/DF, in relazione all’acconto IMU 2020, era stato precisato che, nel caso l’immobile fosse stato acquistato nel corso del primo semestre 2020, “sembra percorribile anche la possibilità per il contribuente di versare l’acconto sulla base dei mesi di possesso realizzatisi nel primo semestre del 2020, tenendo conto dell’aliquota dell’IMU stabilita per l’anno precedente come previsto a regime dal comma 762”.

Seppur non costino chiarimenti in relazione al metodo di determinazione della prima rata dell’IMU per l’anno 2021, alcuni software di calcolo sembrano aderire all’impostazione fornita nella citata circ. n. 1/DF/2020 anche per l’imposta dovuta per quest’anno. Secondo questo primo filone, nel caso in cui l’immobile sia stato acquistato il 3 maggio 2021, l’imposta che deve essere versata entro il 16 giugno 2021 viene calcolata per i due mesi di possesso dell’immobile nel primo semestre 2021.

Ad esempio, per un immobile in categoria A/4 acquistato il 3 maggio 2021, tenuto a disposizione (non abitazione principale) nel Comune di Torino, con rendita 500 euro l’IMU è così calcolata:
– IMU dovuta per l’intero anno 2021 = 500 euro x 1,05 x 160 x 1,06% = 890,40 euro;
– IMU dovuta per i 2 mesi di possesso nel primo semestre dell’anno 2021 = 890,40 euro x 2/12 = 148,40 euro (che arrotondati diventano 148 euro).

Stando a un secondo filone adottato da altri software (tra i quali si segnala quello dell’ANUTEL al quale rinviano i siti istituzionali degli enti locali), invece, viene determinata l’IMU dovuta per l’intero anno 2021 (sulla base dei mesi di possesso) ed il risultato viene diviso per due.

Seguendo questa seconda strada, per lo stesso immobile acquistato il 3 maggio 2021, l’imposta da versare entro il 16 giugno 2021 corrisponderà a quattro mesi di assoggettamento (i mesi di possesso nel 2021 saranno otto e per la prima rata IMU 2021 l’importo diviso per due corrisponde a quattro mesi di possesso).

Per lo stesso un immobile in categoria A/4 acquistato il 3 maggio 2021, tenuto a disposizione nel Comune di Torino, con rendita 500 euro l’IMU è così calcolata:
– IMU dovuta per l’intero anno 2021 = 500 euro x 1,05 x 160 x 1,06% = 890,40 euro;
– IMU dovuta per gli 8 mesi di possesso nell’anno 2021 = 890,40 euro x 8/12 = 593,60 euro;
– IMU da versare entro il 16 giugno 2021 = 593,60 euro : 2 = 296,80 euro (che arrotondati diventano 297 euro).

La seconda soluzione sembrerebbe quella che più si avvicina alla disposizione normativa.
Sembrerebbe preferibile, invece, seguire la prima ipotesi ove si intendesse rivendere l’immobile nel corso dello stesso anno 2021 (in modo tale da non dover richiedere l’eventuale rimborso dell’imposta versata in eccesso).