È necessario ottimizzare l’utilizzo della liquidità corrente e instaurare una solida dialettica con il mondo bancario

Di Alain DEVALLE e Fabio RIZZATO

La crisi pandemica continua e con essa anche la situazione di stallo in cui molte imprese si trovano; a volte rallenta, a volte accelera, a volte sembra voler lasciare spazio all’ottimismo, altre allo sconforto. Questa situazione sta generando un effetto “elastico” sull’operatività aziendale con importanti ripercussioni sulle vendite, sui margini, sugli utili e, soprattutto, sulla cassa delle aziende.

Se da un lato gli aiuti messi in atto dal governo cercano di mitigare l’effetto negativo della crisi, dall’altro è sempre più evidente la difficoltà che molte aziende incontrano nell’onorare i propri debiti. Solo per fare un esempio, si pensi al testo convertito del DL “Liquidità” (DL 23/2020) con riferimento alle garanzie statali concesse alle imprese che hanno richiesto e ottenuto nuovi finanziamenti. Tale “aiuto” seppur apprezzabile, non è un “regalo” o un contributo a fondo perduto e pertanto, finito il preammortamento laddove previsto, le imprese saranno chiamate a rimborsare le rate del finanziamento ottenuto con conseguenze negative sulla gestione finanziaria. Discorso analogo si potrebbe fare per le moratorie bancarie o, ancora, per misure di sostegno analoghe messe in atto per tamponare l’esigenza di liquidità delle imprese.

Anche (e soprattutto) quando la crisi comincerà ad essere un ricordo, le imprese avranno bisogno di liquidità necessaria per ripartire che, in alcuni casi avranno a disposizione sui propri conti correnti, in altri – i più frequenti – dovranno prendere a prestito. Si pensi, a titolo di esempio, ad un’impresa che stima di ripartire con la piena produzione nel mese di settembre. Essa dovrà cominciare a crearsi le scorte di liquidità per supportare la ripartenza in quanto, se come spesso accade, i pagamenti dei fornitori precedono gli incassi dei clienti, avrà bisogno di far fronte al fabbisogno finanziario che la gestione richiederà.

Appare pertanto evidente come in questi periodi una particolare attenzione deve essere rivolta alla pianificazione finanziaria; è infatti necessario ottimizzare l’utilizzo della liquidità corrente, impiegare in modo efficace le nuove risorse ottenute anche in vista della fine del periodo di moratoria, e instaurare una solida dialettica con il mondo bancario di cui le imprese hanno (e avranno) bisogno in questo difficile momento.

Per attuare il cambio di passo, l’azienda – soprattutto se medio/piccola – deve disporre da un lato di uno strumento operativo di monitoraggio della gestione finanziaria, dall’altro di un professionista in grado di supportarla nel difficilissimo passaggio – anche culturale – da un approccio alla gestione di tipo backward-looking ad uno forward-looking.
Parole come pianificazione finanziaria, budget di tesoreria, free cash flow, DSCR, fabbisogno finanziario devono pertanto entrare nel linguaggio comune di molte realtà imprenditoriali (e non solo) in modo da evitare di navigare a vista e cercare di prevedere ogni possibile scenario che nei prossimi mesi si potrà verificare e che necessiterà di continui cambiamenti di rotta.

Solo attraverso un lavoro di squadra, si riuscirà a mettere in atto una strategia “win-win” per le aziende e i professionisti che, ancora una volta, sono chiamati ad affrontare una nuova sfida, ossia quella di “convincere” gli imprenditori circa l’importanza della pianificazione finanziaria e, un istante dopo, aiutarli a predisporre un cruscotto aziendale semplice da alimentare, semplice da utilizzare e, soprattutto, semplice da interpretare. Il tutto, al di là della sostanza, senza dimenticare che tale cruscotto rappresenta anche un obbligo di legge che rientra negli “attrezzi del lavoro” che consentono all’impresa di disporre di un adeguato assetto organizzativo e amministrativo contabile.

Tali tematiche verranno approfondite nel corso del webinar intitolato “La pianificazione finanziaria per contrastare la crisi: come predisporre un efficace report di monitoraggio aziendale” in programma il prossimo 17 maggio.