Con nuove FAQ, l’Agenzia ha anche chiarito che l’elaborazione dei file trasmessi, da parte del Sistema, richiede normalmente fino a tre giorni

Di Mirco GAZZERA

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato nel servizio “Fatture e corrispettivi” alcune nuove FAQ riguardanti la comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute (art. 21 del DL 78/2010), il cui termine di presentazione, con riguardo ai dati relativi al 1° semestre 2017, è stato da ultimo posticipato al 16 ottobre 2017 (si veda “Al 16 ottobre la comunicazione dati fatture” del 5 ottobre 2017).
Le nuove risposte a quesiti sono riferite al monitoraggio dei file “Dati Fatture” trasmessi (specie nell’ipotesi di scarto degli stessi), ai soggetti autorizzati a visualizzare i file sui quali è stato apposto il sigillo dell’Agenzia delle Entrate e alle modalità a disposizione degli incaricati per visualizzare i file inviati.

Le FAQ precisano, in primo luogo, che l’elaborazione dei file trasmessi richiede, normalmente, sino a tre giorni. Di conseguenza, non si deve procedere a inviare nuovamente un file trasmesso, qualora lo stesso non sia stato rinvenuto utilizzando l’apposita funzione di “Monitoraggio dei file trasmessi” presente nella sezione “Consultazione” dell’interfaccia “Fatture e corrispettivi”.
L’Agenzia delle Entrate, in proposito, ha chiarito come segue le modalità di utilizzo dei criteri di ricerca presenti nella citata funzione di monitoraggio:
– sino al termine dell’elaborazione del file trasmesso, lo stato di quest’ultimo può essere interrogato digitando, fra i criteri di ricerca, l’identificativo che è stato assegnato al file al momento della trasmissione. Il citato codice identificativo è presente nella banda azzurra che appare nella pagina al momento di effettuazione dell’invio;
– una volta conclusa l’elaborazione del file trasmesso, sempre che sia stato possibile individuare il suo firmatario, è possibile ricercare l’esito della trasmissione utilizzando anche gli altri filtri presenti nella funzione di ricerca (es. identificativo fiscale del cedente/prestatore o del committente), altrimenti si può verificare lo scarto del file digitando l’identificativo associato allo stesso.

L’Agenzia delle Entrate ha spiegato, inoltre, che qualora il file individuato mediante il suo identificativo risulti scartato, ma non siano visibili nella funzione di monitoraggio il nome del file e l’icona per accedere ai dettagli, il motivo dello scarto è da ricondurre all’impossibilità di riconoscere il firmatario.
Si tratta, pertanto, delle ipotesi nelle quali non è stata apposta la firma elettronica sul file, oppure, la stessa risulta non valida a fronte dell’utilizzo di un certificato scaduto o di errori che si sono verificati durante l’acquisizione della firma.

Con riguardo alla visualizzazione dei file trasmessi in casi particolari, le FAQ precisano che l’apposizione del sigillo dell’Agenzia delle Entrate equivale alla firma digitale apposta dall’utente che si è identificato nell’interfaccia “Fatture e corrispettivi”. Ne consegue che, ai fini del monitoraggio dei file, essi possono essere visualizzati dall’utente che vi ha apposto il sigillo.

Il sigillo dell’Agenzia equivale alla firma digitale apposta dall’utente

I soggetti incaricati, a seconda dell’opzione selezionata nel modulo di ricerca della funzione di monitoraggio, possono visualizzare i file da loro sigillati o quelli sigillati da un utente che ha operato nell’interfaccia “Fatture e corrispettivi” con le credenziali Entratel o Fisconline del soggetto incaricante.

Analogamente, le nuove risposte fornite dall’Agenzia delle Entrate chiariscono che il soggetto incaricato può scegliere nella ricerca dei file trasmessi se visualizzare quelli firmati con la propria smartcard o i file firmati attraverso certificati rilasciati dall’Agenzia delle Entrate alla società incaricante. La visualizzazione per l’incaricato è limitata ai soli file firmati con la propria smartcard, invece, se è titolare di partita IVA e accede all’interfaccia in esame selezionando “Me stesso” come utenza di lavoro.

Si segnala, per completezza, che al momento dell’accesso all’area autenticata di “Fatture e corrispettivi” è attualmente visualizzato un avviso rivolto agli utenti che hanno ricevuto negli scorsi giorni, a causa di un problema tecnico, un esito di scarto dei file “Dati fatture” privo del codice di errore.
L’avviso informa, fra l’altro, che Sogei sta procedendo alla rielaborazione dei predetti file. Gli utenti interessati non devono provvedere a reinviare i file scartati e riceveranno, al termine della rielaborazione, una nuova notifica dell’esito della trasmissione.